Riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, la cittadina campana in provincia di Salerno offre testimonianze archeologiche di grande pregio
La visita a un qualsiasi sito archeologico è sempre un’appassionante scoperta. Si entra in contatto con l’antichità e si apprendono stili di vita e abitudini molti diversi da quelli a cui siamo abituati. Ogni pietra racconta di vite umane e della loro evoluzione, di quotidianità e di famiglie, di arte e riti ma anche di battaglie e conquiste che hanno condotto i popoli a spostarsi e mescolarsi formando nuove culture.
Se poi la visita è quella allla bellissima Paestum tutto si eleva ad un’esperienza tanto indimenticabile che l’UNESCO, nel 1998, ha riconosciuto la città campana Patrimonio dell’Umanità, insieme al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Visitare Paestum: una passeggiata nella cultura della Magna Grecia
Camminando tra templi dorici ed edifici dallo stile severo e arcaico, si intuisce immediatamente l’attitudine alla coltivazione della bellezza che ha caratterizzato tutta la Magna Grecia.
A Paestum, una delle cose più straordinarie è l’ottima conservazione sia della cinta muraria che dei tre templi greci, costruiti tra VI e V secolo a.C.. Fin dal Settecento hanno attirato viaggiatori ed artisti come Piranesi e Goethe che ne sono stati ispirati per bellezza e mistero.
Quella che oggi rientra nel Comune di Capaccio (SA), compresa tra le pendici dei monti e il mare, è abitata fin dalla Preistoria e un tempo veniva chiamata “Piana di Paestum”. Lo storico Strabone racconta che l’eroe mitologico Giasone, durante la spedizione in cui guidava gli Argonauti alla ricerca del vello d’oro (una pelle di ariete con poteri miracolosi), fece una sosta presso il fiume Sele e qui eresse un santuario in onore di Hera, protettrice degli Argonauti.
Origini di Paestum, già Poseidonia
Al di là della mitologia, sembra che i templi di Paestum siano stati costruiti dopo pochi decenni dalla fondazione della città, inizialmente chiamata Poseidonia, intorno al 600 a.C. A creare l’insediamento a sud del Sele furono dei coloni provenienti da Sibari (Kr) in Calabria. A Nord c’erano già gli Etruschi di Pontecagnano mentre sulle montagne orientali stanziavano diversi popoli indigeni.
Se sceglierete una visita guidata a Paestum potrete ancora vedere la cinta muraria che abbraccia i 120 ettari della città contenente i templi e il “mercato” ossia la piazza centrale dove si officiavano le cerimonie e si tenevano le assemblee dei cittadini. Al di fuori ci sono, invece, i resti di quartieri residenziali, di terme e di botteghe artigiane che risalgono soprattutto all’età imperiale (I-V secolo d.C.).
8 cose da vedere assolutamente a Paestum
Ma andiamo con ordine per ricordarci delle 8 cose da vedere assolutamente se decidiamo di visitare Paestum.
Le Mura di Cinta
Le mura di cinta, alte 7 metri e lunghe quasi 5 km, sono tra le costruzioni meglio conservate di tutta la Magna Graecia. Contengono 28 torri e 4 porte di accesso principali, oltre a 47 piccole aperture utilizzate come uscite di emergenza.
Il Foro
Circondato dalle mura di cinta c’è il Foro, spazio tipico dell’antica Roma e luogo di incontro della vita cittadina. Al suo interno ci sono importanti edifici come la curia, il carcere e il comitato.
L’Anfiteatro
Il tipico Anfiteatro romano di Paestum risale al 50 a.C. e solo una parte di esso è sopraelevato rispetto al suolo. Si può accedere tramite degli scalini.
La Basilica paleocristiana
Risalente al V secolo d.C., la chiesa è stata interessata da diversi restauri, l’ultimo dei quali ha riportato alla luce un pavimento antico collocato ad oltre due metri sotto il suolo. Da non perdere!
I 3 templi di Paestum
I tempi di Atena, di Hera e di Nettuno sono le cose che vi lasceranno senza fiato a Paestum per la perfezione architettonica l’alone di mistero che li pervade.
Il Tempio di Athena prende il nome dalla divinità a cui fu dedicato verso la fine del VI secolo a.C. e si compone di una costruzione in pietra con colonne unite perfettamente. Il più antico dei tre è il Tempio di Hera, risalente al 550 a.C. e in cui sono stati trovati oggetti donati ad Hera, la moglie di Zeus. Il Tempio di Nettuno, invece, risale all’Antica Grecia (V secolo a.C.) e si ritiene che sia stato eretto in onore di Apollo.
Il Museo Nazionale
Da visitare assolutamente il Museo Nazionale di Paestum che contiene tuttile ricchezze rivenute in tantissimi anni di scavi che hanno riportato alla luce oggetti della civiltà greca e romana risalenti a oltre 5mila anni fa e tutti di grande valore.
Le case
Le case sembrano risalire all’epoca Romana e sono raggruppate in 8 isolati. Tutte hanno pavimenti ornamentali e varie stanze, sia che si tratti di costruzioni piccole come la “Casa con impluvio in marmo” che più spaziose come la “Casa con piscina“.
La Tomba del Tuffatore
L’immagine della Tomba del Tuffatore è una delle più famose di Paestum, anche nel merchandising. Si tratta di un ornamento di pittura greca che abbellisce una tomba e attualmente custodito nel Museo Nazionale. L’atto della persona sembra che avesse avuto un valore simbolico per rappresentare il passaggio verso il regno dei morti.
Adesso che avete saputo cosa è importante vedere, dovete anche sapere che non si può visitare Paestum senza fermarsi in una delle trattorie del posto per mangiare l’ottima cucina cilentana.