Escursione alla scoperta di una delle meraviglie naturali della Val d’Anniviers, in Svizzera
Fra le vallate del Cantone Vallese, la Val d’Anniviers è una delle più autentiche, con aspri paesaggi alpini e una forte tradizione culturale. Situata nel distretto di Sierre, questa vallata si divide a sua volta in due valli laterali, quella di Moiry, a ovest, e quella di Zinal, a est. L’estremità del territorio è costituita da una catena montuosa conosciuta come “Couronne Impériale” di cui fanno parte il Weisshorn, il Bishorn, lo Zinalrothorn, l’Obergabelhorn, il Cervino e la Dent Blanche, tutte cime che superano i 4mila metri.
Dalla località di Zinal, dove pernottare all’hotel La Pointe de Zinal (Route des Cinq 4000, 15), si può andare alla scoperta di un territorio impervio ma di grande bellezza. Per gli sciatori (sci alpino o snowboard) il comprensorio offre piste adatte a tutti, esperti e principianti alle prime armi. Ma non solo: Grimentz-Zinal (uno dei tre comprensori, gli altri due sono St.Luc/Chandolin e Vercorin; in totale 220 km di piste, 45 impianti e un unico skipass) garantisce tante altre attività per il tempo libero come skicross, pista per slittini, centro di addestramento per le valanghe, escursioni con racchette da neve e snowpark.

Chi agli sci preferisce le ciaspole, per ammirare più lentamente i panorami montani, da questo borgo può partire per un itinerario che conduce al ghiacciaio di Zinal. Un’escursione di 5-6 ore di cammino (da effettuarsi solo con buone condizioni meteorologiche) e 500 metri di dislivello per raggiungere il ghiacciaio che nasce in realtà dall’incontro di 3 diversi ammassi: il Grand Cornier, il Durand e il Mountet.
“Il ghiacciaio di Zinal presenta numerose cavità naturali scavate dai torrenti che scorrono al suo interno: in estate l’accesso non è possibile ma in inverno si organizzano regolarmente escursioni con le racchette da neve” spiega Sylvie Peter, guida di montagna. Raggiungere il ghiacciaio, che si trova al di sopra del villaggio, è un’esperienza unica, che permette di immergersi in panorami mozzafiato. Lungo il percorso per arrivarci s’incontrano anche le indicazioni per la miniera di rame di “La Lee”, visitabile in estate (ci sono circa 500 metri di gallerie aperte al pubblico), e un vecchio edificio adibito a cantina dove un tempo venivano messi a stagionare i formaggi prodotti con il latte dei vicini alpeggi.
Zigzagando fra la spessa coltre di neve candida e superando qualche tratto più impegnativo fra le rocce, si arriva al ghiacciaio che appare all’improvviso con un’incredibile tonalità azzurro-verdastra. “Rispetto al primo ventennio del secolo scorso, il ghiacciaio, a causa del cambiamento climatico, si è letteralmente dimezzato per estensione – racconta Sylvie – Anche l’ingresso a questa cavità non è più come vent’anni fa, quando ho raggiunto per la prima volta questo luogo: al suo interno vi si accedeva solo da un piccolo tunnel, posizionato in alto sulla sinistra. Oggi invece c’è un’apertura enorme, sembra quasi un anfiteatro. E il ghiacciaio sfortunatamente è destinato a ridursi ancora”.

Una breve sosta gastronomica – con pane di segale, salumi e formaggi di produzione locale – per poi riprendere il trekking e rientrare a Zinal accompagnati da qualche camoscio che guarda incuriosito da lontano e da splendide formazioni di stalattiti sulle pareti rocciose delle montagne.
Tornati al villaggio, un po’ di relax alle terme Indoor Pool and Spa di Zinal e una passeggiata per il vecchio centro del borgo con i suoi chalet e le costruzioni in legno. Se si ha ancora tempo a disposizione, si può effettuare anche un’altra ciaspolata, questa volta nel cuore della foresta di Zau Zoura, sopra il villaggio di Ayer, fra larici, abeti e pini cembri (magari con un gustoso pranzo al sacco).
Info: www.vallese.ch e www.anniviers.ch