Palermo, museo a cielo aperto

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Palermo racchiude in sé la magia ed il patrimonio di tutti i popoli che l’hanno vissuta, conquistata, amata e plasmata. Dai Fenici, fondatori nel lontano VIII sec a.C., ai Romani ed i Bizantini, dagli Arabi, che portarono in Sicilia il sistema urbanistico, i mercati e hanno radicalmente influenzato la cultura e la cucina palermitana, ai Normanni e gli Spagnoli, che forse più di altri hanno lasciato testimonianze del loro passaggio nelle chiese e nei palazzi monumentali che oggi rendono Palermo un vero e proprio Museo a cielo aperto.

Sicuramente fu anche la posizione geografica a rendere il capoluogo siciliano meta tanto ambita dai popoli conquistatori: su un golfo naturale, addossata al Promontorio più bello del Mondo secondo Goethe, Monte Pellegrino, abbracciata da quella Conca d’Oro che colora e profuma questo scorcio di Sicilia di agrumi e zagara.

Il centro storico è il più esteso d’Europa, con un patrimonio impressionante e palazzi nobiliari che in taluni casi hanno dato vita ai più lussuosi e chic hotel e b&b in Italia.

Villa Igea, il Grand Hotel et des Palmes, Palazzo Montevergini, sono solo alcune delle residenze storiche trasformate in eleganti strutture ricettive.

Il cuore del centro storico parte dai 4 Canti, incrocio barocco che divideva e divide ancora oggi la città in 4 mandamenti.

Adiacente all’incrocio, Piazza Pretoria e Piazza Bellini offrono spunti per un excursus quasi completo della storia artistica e architettonica di Palermo: la Fontana Pretoria, nota come “della Vergogna“, in manierismo cinquecentesco, il monastero barocco di Santa Caterina, l’arabo normanno della chiesa di San Cataldo e della Martorana, il bizantino dei mosaici all’interno. E ancora il Rococò nell’antistante chiesa di San Giuseppe dei Teatini, i capolavori serpottiani nella Cappella dei Falegnami e la sfavillante chiesa di Casa Professa, nel quartiere dell’Albergheria.

Durante la passeggiata che porta dai 4 Canti alla Cattedrale e al Palazzo Reale dei Normanni, non ci si può non soffermare a gustare uno dei patrimoni più importanti e significativi della città: la gastronomia, con un tripudio di arancine, sfincioni, cannoli e cassate siciliane che raccontano storia, fascino e sapore, di una città infinita.

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