Il Comune di Pontremoli con il Castello del Piagnaro entra nel circuito dei Castelli del Ducato. Porta in dote anche Villa Dosi Delfini ai Chiosi.
Da Gennaio 2018 la rete dei Castelli del Ducato, il network di manieri più grande d’Italia con 500mila visitatori annui, acquisisce un nuovo membro: il Comune di Pontremoli porta della Toscana strategico per la ricostruzione dell’antico Ducato. Ora insieme 32 Castelli tra Parma, Piacenza e Pontremoli in Lunigiana. Castelli del Ducato oltre ad essere interprovinciale, diventa così interregionale tra Emilia-Romagna e Toscana. Tre territori provinciali protagonisti: Parma, Piacenza e Massa.
E’ la stretta di mano tra il Sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini, il Marchese Nicolò Dosi Delfini ed il Presidente dei Castelli del Ducato Orazio Zanardi Landi a suggellare l’inizio di un nuovo lungimirante, bellissimo e straordinario percorso: l’alleanza turistica-culturale ed enogastronomica tra Pontremoli, porta della Toscana in Lunigiana, con la rete dei 31 Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, che diventa così da gennaio 2018 Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, come nell’antico Ducato.
Con l’ingresso del Comune di Pontremoli, tra i più grandi dello Stivale per estensione, che porta in dote l’imponente Castello del Piagnaro nel circuito Castelli del Ducato (il sodalizio associativo muove oggi 500mila visitatori all’anno) i manieri Soci salgono da 25 a 26, arrivando a quota 32 roccaforti considerando anche le fortezze che giocano il ruolo di sostenitori.
C’è una novità in più: diventa sostenitore del circuito dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli anche un autentico gioiello del Barocco pontremolese, Villa Dosi Delfini ai Chiosi, di proprietà del Marchese Nicolò Dosi Delfini.
Castelli del Ducato oltre ad essere interprovinciale (territorio delle province Parma, Piacenza, Massa protagoniste) diventa interregionale unendo Emilia-Romagna e Toscana: ragionando in termini di destinazioni turistiche con l’asse Emilia-Lunigiana concretamente suggellato dall’Autostrada della Cisa A 15, dalla Via Francigena, dalla Via degli Abati si rafforza un cammino storico, culturale, infrastrutturale.
“Siamo felici ed onorati che il Sindaco del Comune di Pontremoli ed il Marchese Dosi Delfini abbiano colto positivamente il nostro invito ad entrare nella rete dei Castelli del Ducato – spiega il Presidente Orazio Zanardi Landi – insieme crediamo fortemente in un innovativo sviluppo del turismo-culturale ed enogastronomico dei nostri territori proponendo sempre di più un prodotto completo, ricco di esperienze autentiche che le persone possono vivere, diversificato per target d’età, di interessi, di capacità di spesa con l’obiettivo di una ricaduta economica positiva per tutti. Ringraziamo il Sindaco Baracchini ed il Marchese Dosi Delfini per essere alfieri e pionieri, insieme a noi, di questa operazione all’avanguardia per una terra italiana di castelli, magia, arte, bellezza e buona tavola ricca di prodotti tipici da valorizzare, fare conoscere e promuovere, in cui crediamo fortemente. Hanno avuto la capacità di cogliere all’istante ciò che ci unisce”.
Il Sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini: «Il grande significato della storia da cui partire per tessere il nostro futuro non poteva non accogliere con piacere ed entusiasmo l’invito ad entrare a far parte di questa Associazione, unica nel suo genere e deputata a valorizzare, attraverso una importante azione di studio, analisi, e marketing, l‘identità storica di un territorio che testimonia, con i propri castelli, palazzi e chiese, i grandi momenti di un passato tutto legato, per Pontremoli, alla posizione strategica ai piedi dell’Appennino e che oggi, nella società della terza rivoluzione industriale, si rigenera in un nuovo ruolo di transito e di incontro, magari lento, non più per superare le difficoltà dell’Appennino ma per vivere quelle montagne che, a due passi dal mare, offrono grandi occasioni di autenticità e di civiltà.
Pontremoli ha sempre guardato con grande interesse verso Parma e le altre zone al di là dell’Appennino. Oggi l’occasione è quella di stringere sinergie ed alleanze, uniti dal comune desiderio di incontrare il turista interessato ad una cultura solida, autentica, vera, che non disdegna di riscoprire sapori ed emozioni.
Grazie al Presidente Zanardi Landi e grazie al Marchese Dosi che ha accolto con entusiasmo l’idea di questa nuova sfida.
Il 2018 vedrà il Ducato di Parma e Piacenza, nella sua forma più completa, tornare a stupire e incuriosire».
Il Marchese Dosi Delfini: «La giornata del 20 novembre credo che possa essere ricordata come una data importante nella lunga storia di casa nostra e della nostra famiglia che è spesso stata legata alla storia del Ducato essendo tra l’altro di origini piacentine.
Sono grato all’Associazione Castelli del Ducato ed all’Amministrazione Comunale di Pontremoli di avermi dato la possibilità di contribuire allo sviluppo turistico della nostra zona».
Anche per il Castello del Piagnaro come per Villa Dosi Delfini ai Chiosi Castelli del Ducato con il suo staff e le piattaforme di cui dispone metterà in campo la promozione e la comunicazione di: visite guidate classiche, visite guidate esperienziali di giorno o di notte, attività didattiche, eventi tematici, matrimoni, meeting e congressi, la mappa enogastronomica, la mappa web area-camper, l’area Alloggi tra Antiche Mura per pernottare in Castello, l’esperienza dei tour operator di incoming con cui c’è collaborazione, oltre ai social network attivi.
Il Castello del Piagnaro: sorto nell’alto Medioevo con funzioni di protezione e controllo stradale, domina in posizione strategica il centro storico di Pontremoli. Fu più volte trasformato nel corso dei secoli: prima struttura difensiva, poi caserma e prigione, fu più volte distrutto e ricostruito. Conserva ancora l’imponente mastio tardo medievale e i possenti bastioni seicenteschi. Ospita il Museo delle Statue Stele, enigmatiche sculture megalitiche in pietra databili tra il IV e il I millennio a.C. che rappresentano la più preziosa testimonianza della presenza umana nella Valle del Magra. Le numerose Statue Stele rinvenute fino ad oggi in Lunigiana, raccolte all’interno del Museo, rappresentano la più importante collezione di scultura preistorica antropomorfa europea. Tutte realizzate in arenaria, le Statue Stele sono caratterizzate, tra l’altro, dalla tipica testa “a cappello di carabiniere”, o “a mezza luna” e per il volto rappresentato con un semplice segno ad U: e rappresentano figure umane maschili e femminili, accompagnate da un complesso corredo di armi e ornamenti. Sono, infatti, classificate in tre gruppi tipologici (A,B,C), distinti fra loro, e vengono esposte sotto una luce radente che ne esalta i tratti anatomici e i raffinati dettagli.
Villa Dosi Delfini ai Chiosi: imponente villa seicentesca dei Marchesi Dosi Delfini protetta da giganteschi cedri secolari che guarda dal belvedere alla destra il Castello del Piagnaro ed il borgo. È uno dei patrimoni artistici più grandi e prestigiosi del territorio, immersa in campagna vicino al corso del torrente Verde, ed all’interno interamente affrescata e arredata con preziosi arredi e suppellettili d’epoca.
Pontremoli: definita nel 1200 da Federico II “l’unica chiave e porta della Toscana”, mostra ancora oggi il fascino del suo glorioso passato. Il borgo fortificato, stretto fra i fiumi Magra ed il torrente Verde, è dominato dal Castello del Piagnaro che controllava l’accesso ai passi Appenninici lungo l’antica via Francigena. La visita al centro storico permette di ammirare ponti, case-torri e fortificazioni medievali, ma anche raffinati edifici religiosi di età barocca.
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