Il paesaggio naturale è pressoché intatto, lo stesso che ospitò una delle più antiche culture del pianeta, la grande civiltà Maya, che fece del Guatemala il suo cuore pulsante.
È stupefacente come chiari elementi di questa straordinaria cultura siano sopravvissuti all’offensiva del tempo e del turismo: le antiche ed imponenti rovine di Tikal, i riti maya-cattolici di Chichicastenango ed i variopinti e sgargianti costumi locali. La magica e nebbiosa città di “Chichi” è situata a 2030 metri di altitudine, circondata da valli e dominata da maestose montagne. Gli abitanti del luogo seguono una fede religiosa composta di elementi cattolici e riti tradizionali Maya. Incenso, cibo e bevande vengono offerte agli avi e alle divinità, doni che valgono a propiziare la fertilità della terra.
Antigua è una delle più antiche e belle città americane. È stata capitale del Guatemala dal 1543 fino al 1773, anno in cui venne rasa al suola da un terremoto devastante. La capitale fu quindi trasferita dove attualmente sorge Città del Guatemala. Situata tra magnifici vulcani (Agua, Fuego e Acatenango) la città conserva ancora splendidi palazzi coloniali ed è particolarmente attraente durante la Semana Santa, quando le strade vengono ricoperte di ricche decorazioni composte di segatura colorata e di petali di fiori.
Lontani dal caos e dalla confusione delle città è possibile immergersi subito nella natura e nel silenzio: Tikal è un nome che evoca subito antiche suggestioni Maya. Si tratta del più monumentale centro rituale di tutta l’America Centrale, la giungla che lo circonda rende il sito unico nel suo genere, le piramidi si ergono maestose al di sopra della foresta e si innalzano per oltre 44 metri. Piazze, acropoli e templi si trovano a breve distanza dal fitto manto verde della foresta pluviale: la visita a questo sito è davvero indimenticabile.
Ciò che più colpisce del Guatemala è la straordinaria varietà della popolazione, più della metà sono Indios, discendenti degli antichi Maya e, il resto, è suddiviso tra Latinos, risultato dell’unione tra europei e indiani, e la popolazione di origine spagnola.
Non mancano, soprattutto nell’area caraibica di Livingston, i neri che qui chiamano Garfunas e che danno vita ad una straordinaria festa calypso che dura tre giorni. La multiculturalità del Paese è uno dei motivi di principale attrazione turistica e si esprime al meglio nei riti religiosi tra il sacro e il profano celebrati in alcune chiese degli altopiani centrali e nei pittoreschi e coloratissimi mercati. Qui l’infinita varietà degli indumenti tradizionali cuciti a mano dai Maya guatemaltechi ed i modelli per i variopinti e ricamati indumenti femminili (scialli, tuniche e gonne) risalgono all’epoca precolombiana. Le fogge e i dettagli dei capi di vestiario sono spesso segni distintivi delle tessitrici dei diversi villaggi e possono anche avere significati religiosi o magici. Le principali attività che si possono svolgere in Guatemala sono legate alla cultura Maya ma è consigliabile effettuare anche interessanti escursioni sugli altopiani ed escursioni sui vulcani intorno al Lago de Atitlàn, un cono vulcanico sprofondato e oggi pieno d’acqua, habitat naturale dei quetzal, l’uccello raffigurato sulla bandiera nazionale.