Bimbi che giocano, gente che passeggia in riva al mare, in sottofondo le note di Romagna mia, romagna in fiore…
Tutto normale, siamo in Riviera Adriatica, da sempre, terra di divertimento per adulti e bambini.
Tutto normale, almeno all’apparenza.
Perché le chiacchiere sotto gli ombrelloni non sono le stesse di sempre.
Si racconta di paura, di tensione, di notti insonni e bisogno di riposare.
Siamo tutti qui; quelli che il terremoto lo hanno subito e, pur non avendo perso nulla di materiale, vanno in cerca di serenità.
Ed ecco che, in questo primo week end di giugno, la Romagna sfodera il suo sorriso migliore e con tornei, il liscio e la baby dance rassicura anche i più spaventati.
In questa vacanza che somiglia ad una fuga i pensieri si rincorrono veloci e vanno anche a tutti coloro che, per mille motivi, sono costretti a lasciare la loro casa.
A quanti un nuova casa l’hanno cercata proprio in Italia, a come sarebbe bello se, per tutti loro, all’arrivo ci fosse ad accoglierli un sorriso perché la fatica del vivere quotidiano ci accomuna proprio tutti.
Da domani proveremo a riprendere le nostre pubblicazioni consuete ma oggi, dopo 2 settimane tremolanti ed un’altra notte di paura, una riflessione ci è sembrata dovuta.