Dici Trieste e pensi al ‘Verdi’, uno tra i più antichi teatri lirici in attività ed importante palcoscenico che vede protagonisti artisti di fama internazionale.
Presentiamo ora il Teatro Verdi cominciando dalla sua storia: costruito, su proposta di Giovanni Matteo Tommasini, tra il 1798 e il 1801 dagli architetti Giannantonio Selva (lo stesso della “Fenice” di Venezia) e Matteo Pertsch su un’area libera prospiciente il mare, situata tra il borgo Teresiano, la città nuova baricentro commerciale ed economico e la piazza Grande, cuore del potere politico. La struttura dell’edificio è molto bella e riprende quella del “Teatro della Scala” edificato dall’architetto Giuseppe Piermarini, incluso anche il porticato proteso in avanti a richiamare il pubblico a teatro. Il Teatro è stato il simbolo dell’identità culturale italiana della città, diffondendo la conoscenza della cultura musicale italiana anche nei contigui territori di tradizione tedesca e slava, ma è stato nel contempo interprete del cosmopolitismo di Trieste (capoluogo del Friuli Venezia Giulia) portando alla conoscenza del pubblico le opere dei compositori mitteleuropei.
Il Teatro Verdi e la sua stagione
«Una Stagione all’insegna della vocazione internazionale di Trieste e della capacità del suo Teatro Lirico di essere uno straordinario veicolo di valori, tradizioni e identità culturale della città e del Friuli Venezia Giulia in tutto il mondo».
Con queste parole il Sovrintendente della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, Stefano Pace, ha introdotto l’attività artistica per la Stagione 2018-2019, presentata alla stampa per la prima volta a Milano, nella sede del Gruppo Allianz, main partner della Fondazione, alla presenza dell’Assessore alla Cultura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Tiziana Gibelli, e dell’Assessore ai Teatri del Comune di Trieste, Serena Tonel.
«L’attività artistica del Teatro Verdi»
– ha sottolineato Stefano Pace –
«è il frutto dei primi tre anni di un progetto quinquennale, un percorso in continuo rinnovamento che punta all’eccellenza della proposta musicale, all’ampliamento delle collaborazioni con teatri nazionali ed internazionali, avendo sempre cura dei nostri spettatori, in particolare le giovani generazioni. Stiamo costruendo un vero e proprio ‘progetto Verdi’, basato su rigore di gestione, crescita artistica, internazionalizzazione e ampliamento del pubblico. Siamo grati al Gruppo Allianz per avere pienamente colto il potenziale di questo progetto e per avere scelto il nostro Teatro quale nuovo partner di produzione culturale».
La programmazione 2018-2019 della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi si articola in tre percorsi: la Stagione Sinfonica, la Stagione Lirica e di Balletto e, per la prima volta in un’unica rassegna annuale, una Stagione specificatamente ideata per avvicinare all’opera nuovo pubblico, adatta a tutti e a tutte le età.
«La Stagione Sinfonica propone una significativa panoramica dal Settecento ai giorni nostri, dalla nascita della forma classica al contemporaneo, con delle novità assolute a livello mondiale ed esempi significativi della musica italiana, germanica, francese e russa. Rispetto agli anni passati, la Stagione Lirica e di Balletto presenta oltre ad opere della tradizione anche titoli più ricercati che impegneranno l’Orchestra e il Coro della Fondazione, e saranno realizzati anche in collaborazione o in co-produzione con teatri nazionali e internazionali: tra questi, l’Odessa National Academic Theater of Opera and Ballet, il Teatro Nazionale Sloveno di Maribor e la Kitakyūshū City Opera».
illustra il Direttore Artistico della Fondazione, Paolo Rodda.
«La capacità della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di creare sinergie con Fondazioni similari all’estero; è il risultato di tre anni di intenso lavoro, che oltre a proiettare la città di Trieste e il suo teatro nel panorama lirico internazionale ha avuto ed avrà anche l’obiettivo di divulgare la tradizione musicale italiana all’estero, grazie anche ad un progetto del Comune di Trieste finanziato dal MiBACT. In questo quadro, a fine settembre 2018, il Teatro Verdi porterà la Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizettia Kitakyūshū in Giappone, e successivamente un concerto sinfonico al Teatro Nazionale Croato di Zagabria condotto da Nikša Bareza, di cui il Maestro è Direttore Musicale. Nell’autunno 2019 la Fondazione andrà poi in tournée in Giappone con la propria produzione de La Traviata di Giuseppe Verdi, anche grazie al sostegno del Gruppo Allianz che ne sarà il main sponsor».
ha affermato il Direttore Generale, Antonio Tasca.
Si riconferma quindi come luogo importante, epicentro della vita civile e culturale di Trieste, che ha conosciuto con le occupazioni napoleoniche sino al 1814 il periodo dell’appartenenza all’Impero francese nell’ambito delle Province illiriche, della restaurazione asburgica e della grande floridezza commerciale ed economica dell’emporio mitteleuropeo sino alla prima guerra mondiale con il successivo inserimento nell’ambito statuale italiano, le occupazioni tedesca, jugoslava, anglo-americana a seguito degli eventi della seconda guerra mondiale, il ricongiungimento nel 1954 con l’Italia.
Fonte: www.teatroverdi-trieste.com
Ufficio Stampa Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi