In provincia di Genova, tra il Golfo Paradiso e il Golfo del Tigullio, sorge il piccolo borgo di San Fruttuoso, un gioiello a poca distanza da Portofino
La Liguria è famosa per le sue splendide destinazioni di mare, località esclusive come le Cinque Terre o Portofino, perla della Riviera del Levante, ma anche piccoli borghi come il Borgo di San Fruttuoso. In ogni stagione dell’anno queste mete attirano numerosi turisti che arrivano qui per visitare alcune delle più belle spiagge della Liguria, fare escursioni nella natura incontaminata e assaggiare i piatti tipici della gastronomia ligure.
Accanto alle destinazioni più conosciute, come Portofino, appunto, o Portovenere, Sestri Levanti e Camogli, si trovano piccoli tesori nascosti, forse meno rinomati ma ricchi di sorprese da offrire a chi vuole allontanarsi per un po’ dalla folla dei turisti. San Fruttuoso, caratteristico borgo immerso nel verde del Parco Naturale Regionale di Portofino, è una di queste gemme.
Come raggiungere San Fruttuoso
Ci sono diversi modi per arrivare a San Fruttuoso, sia via mare sia via terra. Nel primo caso, si può prendere un battello da Camogli, Portofino, Santa Margherita, Rapallo, Sestri Levante, Lavagna, Chiavari o dal porto di Genova. Chi preferisse spostarsi via terra potrà arrivare in auto fino a metà strada e poi proseguire lungo uno dei sentieri escursionistici che percorrono il Parco Regionale per fare trekking ammirando lo splendido scenario della macchia mediterranea.
L’abbazia di San Fruttuoso
Oltre alla bellezza della natura che lo circonda, San Fruttuoso è ricco anche di preziose testimonianze storiche e tra queste una delle più suggestive è l’Abbazia San Fruttuoso. Dedicata proprio a San Fruttuoso di Terragona, leggenda vuole che la sua ubicazione sia stata scelta dal santo stesso, il quale l’avrebbe poi comunicata in sogno al vescovo Prospero, in fuga dalla Spagna e alla ricerca di un luogo dove mettere in salvo le reliquie del martire.
Il nucleo originale è antecedente al IX secolo e si conserva oggi nei resti di quella che viene chiamata “Chiesa Vecchia”. Sul finire dell’anno mille diviene un’abbazia benedettina e passa poi alla storica famiglia Doria che la arricchisce con un loggiato a due ordini di trifore e, nel 1983, la dona al FAI.
L’abbazia è caratterizzata da una certa inaccessibilità in quanto non esistono strade percorribili in auto che la raggiungano e gli unici modi per arrivarci sono due sentieri panoramici o il golfo antistante sul quale affacciano una spiaggia libera ed un lido attrezzato.
Il Cristo degli Abissi
Nella baia in cui è incastonata l’abbazia c’è un’altra meraviglia, una delle principali attrazioni della Liguria: il Cristo degli Abissi. Meta nota in tutto il mondo tra gli appassionati di diving, chi vuole fare un’immersione nelle acque del Parco Naturale di Portofino non può rinunciare a una visita a questa particolare statua. Modellata in bronzo da Guido Galletti, fu posta sul fondale della baia nel 1954, a circa 15 metri di profondità, per proteggere chiunque si immerga nelle acque del mare e da allora viene raggiunta ogni anno da migliaia di sub professionisti e amatoriali e da coppie che la scelgono come cornice per celebrare il matrimonio.