Ci sono voluti 1 mese di tempo, 9 piani di ponteggio, 120 lt di vernice e uno spazio totale di 480 mq per realizzare l’opera monumentale che Ozmo, al secolo Gionata Gesi, uno dei padri fondatori della Street Art italiana, ha regalato alla Val Camonica e che inaugurerà nella serata di mercoledì 5 agosto presso il comune di Breno.
L’opera, autorizzata dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Brescia, fa parte del Il progetto Wall in Art, nato dalla volontà del Distretto Culturale di Valle Camonica di mettere in correlazione due forme di arte, molto distanti temporalmente, ma legate da uno stesso intento: quello di “raccontare”, in uno spazio pubblico, la vita nel suo dispiegarsi quotidiano.
Come migliaia di anni fa gli antichi Camuni lasciarono sulle rocce del territorio i primi segni, le millenarie incisioni rupestri che sono valse alla valle il riconoscimento da parte dell’ Unesco, così oggi è stata data a un gruppo di writers la possibilità di lasciare il loro segno artistico sui muri dei Comuni di Borno, Cerveno, Lozio, Malegn e naturalmente Breno, dove Ozmo ha portato a termine la sua imponente e spettacolare Minerva.
La storia dei segni di questa affascinante territorio, di recente è stata portata anche sul web grazie alla creazione di valledeisegniwinetrail.it, innovativa piattaforma crossmediale che consente agli utenti di sperimentare un viaggio virtuale tra le bellezze della Valle.
L’esperienza comincia, anche in questo caso, dalla creazione di un segno personalizzo che offre la possibilità di scoprire storie, leggende, curiosità e itinerari per chi vuole conoscere la Valle Camonica in modo diverso.
Centro della piattaforma è la cosiddetta pietra digitale che raccoglie i segni lasciati da tutti gli utenti passati di lì.
Persino Ozmo ha già lasciato il suo. Curiosi di scoprirlo?