Le Langhe (Langa in piemontese) è una zona storica del Piemonte, situata a tra le province di Cuneo e Asti, confinante con altre aree del Piemonte, ovvero Monferrato e Roero. Sono costituite da un esteso sistema collinare definito dal corso dei fiumi Tanaro, Belbo, Bormida di Millesimo e Bormida di Spigno.
Si possono suddividere in:
- Bassa Langa: zona compresa fra il Tanaro a nord e il Belbo a sud, con quote mediamente inferiori ai 600 m; è la zona dell’Albese, dei vini e del tartufo (celebre il bianco di Alba).
- Alta Langa: è la zona confinante con la Liguria, con quote che raggiungono i 750 m e un picco massimo di 896 m nel comune di Mombarcaro. Qui dominano i boschi e la coltivazione della pregiata varietà di nocciole “tonda gentile delle Langhe”.
- Langa Astigiana: zona nel sud della provincia di Asti, con Canelli a nord e il fiume Bormida di Spigno ad est, con un picco di 851 m nel comune di Serole.
Storia
Nel periodo che va dal XIX secolo all’inizio del successivo, le Langhe conobbero un forte degrado e un’estrema povertà, seguito da un progressivo spopolamento a favore delle città industriali (soprattutto Torino e Savona). Durante la Seconda guerra mondiale, le Langhe furono teatro della lotta di Resistenza.
Nel corso degli anni novanta, un rinnovato interesse per il mondo agreste, ha portato alla ristrutturazione (spesso operata da stranieri) di cascine e castelli, riconvertiti in agriturismi, bed and breakfast e musei etnografici; all’investimento in produzioni agricole d’eccellenza e all’interesse per il turismo. Oggi l’Albese è una zona ricca e competitiva.
Il 22 giugno 2014, nel corso della 38ª sessione del comitato UNESCO a Doha, le Langhe sono state ufficialmente incluse, assieme a Roero e Monferrato, nella lista dei beni del Patrimonio dell’Umanità.
Economia e prodotti tipici
Da alcuni anni la zona è celebre meta di turismo enogastronomico grazie ai suoi eccellenti prodotti e anche artistico-culturale grazie alla bellezza dei paesaggi e alla presenza di antichi castelli (vedi quello di Grinzane Cavour) e monumenti in quasi tutto il territorio.
La zona si distingue principalmente per la sua rinomata produzione vinicola. Celebri in tutto il mondo sono i vini prodotti nelle Langhe, in particolare i rossi, tra cui spiccano:
- Barolo
- Nebbiolo
- Barbaresco
- Dolcetto d’Alba
- Dolcetto di Diano d’Alba
- Dolcetto di Dogliani
- Moscato d’Asti
- Barbera d’Alba
- Barbera d’Asti
- Pelaverga di Verduno
Altrettanto celebre il Tartufo bianco di Alba, per il quale ogni anno si tiene nell’omonima città una fiera appositamente dedicata che richiama numerosissimi visitatori anche oltre i confini nazionali.Numerosi sono anche i formaggi DOP, primo fra tutti la Robiola di Roccaverano.
Il clima nelle Langhe
La Bassa Langa ha un clima tipicamente padano nonostante sia temperato nelle temperature massime sui rilievi. Nella pianura di Alba, invece, sono frequenti temperature che toccano i 30 °C nel trimestre estivo.
Nell’Alta Langa il clima può definirsi appenninico con influssi padani. Le estati sono generalmente fresche e ventilate (media di luglio intorno ai 20 °C gradi sui rilievi); gli inverni sono freddi nelle valli (sono frequenti minime di −5/−10 °C anche nell’entroterra savonese) e più miti sui colli (media delle minime intorno agli 0 °C). Frequenti sono le inversioni termiche a causa della differenza di insolazione.
Le precipitazioni annue variano dai circa 800 mm di Alba ai 1100 dello spartiacque appenninico. Il regime pluviometrico è sublitoraneo, con un minimo principale estivo e uno secondario invernale; il massimo assoluto è autunnale, mentre le precipitazioni primaverili tendono ad essere molto variabili a seconda degli anni.
Tra giugno e luglio, specie dopo una primavera scarsa d’acqua, è frequente il rischio di aridità (accentuata anche dal clima secco e ventilato). Nel trimestre estivo è comunque garantita una precipitazione media di circa 100–150 mm (spesso concentrata in pochi violenti temporali, anche accompagnati da grandine).
A volte però, in estate, specie nei mesi di maggio, giugno e luglio può soffiare il cosiddetto “marin” un forte vento che porta fresco in alta quota.
Le Langhe, nonostante siano uno dei punti in cui l’Appennino si avvicina di più al mare, sono molto nevose, con una media annua di 50–100 cm anche a bassa quota e una permanenza al suolo di oltre 30 giorni. Tuttavia, negli ultimi anni, si è assistito a una seria riduzione delle precipitazioni, anche nevose.