Corinaldo, paese delle Marche che ha dato i natali a Santa Maria Goretti, fa parte dei borghi più belli d’Italia, poiché conserva un patrimonio artistico e architettonico meraviglioso, ma non solo. Il paese è noto, infatti, per l’organizzazione annuale di feste molto particolari, ritenute le più stravaganti del Bel Paese.
In visita a Corinaldo: alcuni cenni storici
Corinaldo, Bandiera Arancione del Touring Club, vanta un centro storico che conserva un’affascinante atmosfera medievale, creata dalle mura che circondano gli edifici epocali. Uno dei luoghi più suggestivi è la Piaggia con il pozzo, ovvero una gradinata, nota anche come Cento Scale, che conduce a Piazza del Terreno.
Proprio su questa scalinata, composta da 109 gradini, viene effettuata annualmente la rievocazione della caduta di un sacco di farina nel pozzo. Nei pressi della Piaggia è possibile percorrere un vicoletto che porta alla casa di Scuretto, protagonista di una leggenda popolare.
La storia racconta che un calzolaio di nome Gaetano, detto Scuretto, nutriva una grande passione per il vino. Suo figlio, che si era trasferito in America gli inviava denaro per provvedere alla costruzione di una casa e un giorno, gli chiese di spedirgli le foto dell’abitazione.
Gaetano, tentando di nascondere di aver dilapidato i soldi nell’alcol, fece costruire solo la facciata, facendosi immortalare appoggiato alla finestra della stessa. Il figlio, però, non cadde nel tranello e decise di non inviargli più denaro: oggi quella facciata rappresenta uno dei simboli di Corinaldo.
Pare che il borgo sia nato all’inizio dell’anno1000 e che, per un determinato periodo, sia stato oggetto di contesa tra Guelfi e Ghibellini. Nel 1360 fu distrutto e successivamente ricostruito e attorniato da una cinta muraria ancora esistente.
Per quanto riguarda il nome, questo sembrerebbe avere origini longobarde. Si pensa che possa derivare dalla frase curre in altum, con riferimento ai superstiti delle invasioni barbariche o da Curia di Rinaldo, nome longobardo attribuito al primo centro abitato.
Corinaldo: eventi e curiosità nel paese dei matti
Come già detto, Corinaldo è la città natale di Santa Maria Goretti, patrona del paese, morta alla giovanissima età di 12 anni e canonizzata nel 1950. La sua casa si trova a circa 1 km dal borgo, che ospita anche il santuario diocesano a lei dedicato: entrambi i luoghi sono diventati meta di pellegrinaggi religiosi.
Più avanti, nella zona più alta del borgo è possibile ammirare una vasta piazza alberata che accoglie, oltre ai palazzi signorili, la Chiesa dell’Addolorata e la Chiesa del Suffragio. Imboccando un vicolo in discesa, sulla sinistra appare uno slargo che ospita la Grande Collegiata di San Francesco, risalente al 1265.
Una visita a Corinaldo non può tralasciare la cinta muraria, caratterizzata da tratti che consentono di salire e osservare quelli che all’epoca erano i camminamenti di ronda.
Il borgo organizza eventi e feste durante tutto l’anno: tra questi non può mancare la festa storica de La polenta nel pozzo, ispirata anch’essa a una singolare leggenda. Si narra che, durante l’assedio del 1500, un contadino che riposava sulla lunga gradinata del paese, fece cadere nel pozzo un sacco pieno di mais e farina, che si trasformò, così, in polenta. Il fatto fu considerato quasi un miracolo, tenendo conto delle difficoltà legate al particolare periodo.
Corinaldo è detto anche il paese dei pazzi: questo appellativo è dovuto a un evento che si tiene nel mese di aprile, ovvero la Festa dei folli, molto simile al carnevale. Il 25 aprile si tiene la cosiddetta Corsa dei folli, durante la quale i partecipanti si ricoprono di polveri colorati e corrono intorno alle mura del borgo, con tanto di accompagnamento musicale.
Dalla Spiaggia alla Piaggia, infine, è un progetto turistico culturale che consente di passare dalla Spiaggia di Velluto di Senigallia al borgo di Corinaldo, collegando la costa al territorio interno.